Stanze Preta Nera
Non limitatevi solo a prenotare, ma scegliete anche la stanza!
Scegliete l'emozione che volete vivere.
Preta Nera B&B - Primo piano
Stanza Ducasse - Primo piano
Stanza dedicata a Isidore Ducasse, il poeta controverso e purtroppo troppo spesso incompreso con lo pseudonimo Conte di Lautréamont, autore dei visionari “Chants de Maldoror” che oggi si ritiene abbiano influenzato le poetiche di molti artisti Simbolisti e Surrealisti. La camera è al primo piano e si affaccia direttamente sul vicolo del borgo da cui si possono udire le voci degli abitanti che lo abitano. Il bagno è dotato di una doccia con cipolla anni 60 che dà un gradevole effetto pioggia, il lavandino ha la base di una vecchia macchina da cucire Singer.
Preta Nera B&B - Secondo piano
Stanza Goldoni - Secondo piano
Stanza dedicata a Carlo Goldoni, drammaturgo veneziano autore del teatro comico che cambio’ il linguaggio della commedia italiana e del vecchio teatro fatto di maschere superate e copioni ormai non più verosimili. Finestra sul vicolo principale e piccolo bagno molto originale rialzato, raggiungibile tramite delle piccole scalette.
Stanza Van Gogh - Secondo piano
Stanza dedicata a Vincent Van Gogh, Van Gogh fu autore di quasi novecento dipinti e più di mille disegni, senza contare i numerosi schizzi non portati a termine e i tanti appunti destinati probabilmente all’imitazione di disegni artistici di provenienza giapponese. Bagno aperto molto caratteristico con lavandino in pietra lavica(la preta nera) sorretto da un tronco d’albero. Porta del bagno tipo saloon.
Stanza Kihlgren - Secondo piano
Stanza dedicata a Daniele Kihlgren, imprenditore italo svedese che 10 anni fa ha deciso di investire tutto il suo patrimonio nel recupero di Santo Stefano di Sessanio (AQ), trasformando un intero borgo in un albergo diffuso, dove atmosfera, mobili, tessuti e ricette riportano indietro di oltre 100 anni. Camera dallo stile povero e grezzo ma dotata di tutti i comfort che puo’ avere una camera comune, con la possibilità di un secondo letto su di un soppalco.
Preta Nera B&B - Terzo piano
Stanza Andersen - Terzo piano
Stanza dedicata ad Andersen, scrittore e poeta dell’800 autore delle famose fiabe per ragazzi. La stanza è una mansarda con una finestrella simpatica che dà sui tetti del paese e un’altra incastonata nel tetto, da cui si puo’ ammirare il campanile della chiesa e il cielo stellato. È presente, oltre al termosifone, un grande termoconvettore per riscaldare o rinfrescare l’ambiente a seconda delle stagioni.
Preta Nera B&B - Ingresso
Maria Lai – Ingresso
Nata a Ulassai, nell’attuale provincia dell’Ogliastra, nel 1919 è considerata una delle artiste italiane più importanti del Novecento. Frequentò, unica donna, il Corso di Scultura dell’Accademia di Belle Arti dal 1943 al 1945.
Nei suoi lavori utilizzò molte tecniche e materiali diversi rubati alla vita quotidiana e legati al lavoro domestico e femminile: pane e telai, ricami e libri cuciti, ceramiche e terracotte, ispirandosi alle fiabe e alla tradizione della sua terra. A partire dagli anni ottanta la sua ricerca artistica si rivolse soprattutto agli interventi sul paesaggio come l’azione Legarsi alla montagna del 1981 nel quale tutte le case del suo paese d’origine e le montagne circostanti furono legate con un nastro azzurro lungo più di dieci chilometri. Grazie alla donazione di circa un centinaio di opere, ad Ulassai è stato creato un museo d’arte contemporanea a lei dedicato, “Stazione dell’Arte”.
Preta Nera B&B - Cucina
Mario Lampazzi – Cucina
Mario Lampazzi è nato il 29 ottobre 1954, figlio di Giuliano di Roma e della campagna. Fino all’età di ventidue anni, ha condotto una vita isolata dedicata a tempo pieno alla pastorizia. Una fugace visita alla città di tanto in tanto e vissuta sempre con un senso di oppressione e paura verso la socialità. All’inizio degli anni ’80 inizia a disegnare fumetti erotici e soggetti animali, principalmente capre che ha realizzato durante l’attività quotidiana del pastore. Le opere qui esposte sono legate al decennio a cavallo tra gli anni ’80 e ’90 durante il quale Mario iniziò a scrivere poesie e creare sculture in legno. Dopo un primo approccio con una matita e un po ‘di pastello e stimolato dai primi apprezzamenti che riceve per le sue creazioni, passa alla pittura ad olio su tela. Se dovessimo attribuirgli una posizione artistica “convenzionale”, potremmo dire che le creazioni supebrali tendono al realismo, di conseguenza l’espressionismo e il surrealismo si avvolgono e si mescolano per finire nei loro dipinti. Le tele sono realizzate con una tecnica di diffusione del colore molto personalizzata, al di fuori delle tecniche accademiche. Un’altra particolarità è l’esecuzione estremamente veloce che ha permesso all’artista di catturare la sensazione del momento: quasi a fotografare le sue emozioni. Alcuni dei suoi dipinti sono stati dipinti durante feste di paese in cui Mario era allo stesso tempo parte integrante e isolata della vita sociale: seduto sul gradino di una porta ha preso parte alla festa ma si è isolato da tutti pensando, dipingendo.